La storia di Giuseppe - Parte Quinta

La carestia si era estesa ai paesi vicini e anche alla terra di Canaan dove abitava Giacobbe e la sua famiglia. Un giorno disse ai figli: ho sentito dire che in Egitto c'è abbondanza di grano. Invece di guardarvi attorno, prendete i soldi e andate in Egidio a  comprare il grano,;altrimenti moriamo di fame. I dieci figli, eccetto Beniamino, andarono in Egitto. C'era una grande fila di persone venute da ogni parte. Giuseppe riconobbe i suoi fratelli, ma si dominò. Anzi si dimostrò molto severo nei loro riguardi. Quando si inginocchiarono e lo ossequiarono con la testa sino al pavimento, alla loro richiesta di comprare del grano, Giuseppe rispose: voi siete spie e siete venuti a vedere se ci sono luoghi non fortificati. Alla loro protesta di essere persone sincere,,replicò l'accusa di essere spie. Poi li sottopose ad un lungo interrogatorio. Volle sapere chi erano, da dove venivano e se avevano altri fratelli. Essi risposero che erano dodici, figli di uno stesso padre.Erano venuti in dieci, perché di un fratello non sapevano più niente. Il più piccolo era rimasto a casa perché il padre aveva detto: un figlio l'ho perduto, sbranato da un animale e non voglio che a questo capiti qualche disgrazia. Giuseppe rispose: vi metto alla prova per vedere se siete persone sincere e non spie. Già vi ho già tenuto per tre giorni in prigione. Simone, vostro fratello  resterà prigioniero in Egitto. Voi tornate nel vostro paese, ma quando ritornerete, dovrete condurre con voi il vostro fratello più piccolo. Questa sarà la prova che siete persone sincere 
Senza vostro fratello, non vedrete la mia faccia.  Al suo assistente chiese di mettere nei sacchi di ognuno il denaro che avevano speso per comprare il grano. Essi partirono per tornare alla terra di Canaan.