La storia di Giuseppe - Parte seconda

Giuseppe venne condotto in Egitto e fu comprato da Putifar, capo delle guardie del Faraone. Il giovane ebreo era così bravo, che si acquistò la piena fiducia del suo padrone e Putifar gli affidò l'amministrazione della sua casa e dei suoi beni. Giuseppe, oltre che buon amministratore, era giovane e bello. La moglie di Putifar se ne innamorò e lo tentava per avere rapporto con lei. Giuseppe resisteva ad ogni richiesta. Un giorno, per attirarlo, gli si presentò con la veste discinta, ma Giuseppe non si fece incantare. La donna, per vendicarsi, quando  entrò il marito gli disse: il giovane ebreo,che hai portato in casa, voleva abusare di me,  io ho resistito, ho gridato e lui è  scappato. Ecco la sua veste. Putifar, infuriato, per aver tradito la sua fiducia, lo fece gettare in carcere. Sembra il massimo della sventura che si era accanita contro di lui. Suoi compagni prigionia erano due della corte del Faraone, il coppiere e il panettiere, accusati di infedeltà. Un giorno i due ebbero un.sogno e lo raccontarono a Giuseppe  per interpretarlo. Giuseppe rispose al coppiere: fra tre giorni sarai graziato e, nella tua felicità, ricordati di me.  Al panettiete disse: fra tre sarai condannato. Tutto avvenne come Giuseppe aveva predetto.