La storia di Giuseppe - Parte Quarta

La storia di Giuseppe - Parte Quarta

Giunti a questo punto della storia di Giuseppe, vorrei fare una riflessione che aiuti a chiarire il concetto ebraico-cristiano della storia, che è quello che ci interessa.

Giunti a questo punto della storia di Giuseppe, vorrei fare una riflessione che aiuti a chiarire il concetto ebraico-cristiano della storia, che è quello che ci interessa. La storia ha un inizio e una fine e si svolge, ricorrendo ad un esempio sensibile, seguendo un linea, a volte spezzata, a volte retta, con un obiettivo finale da raggiungere che dà senso e valore a questo cammino dell'umanità. La storia è fatta dagli uomini, ma è guidata da una mano invisibile; che noi chiamiamo  "Provvidenza". Però  Dio non agisce dall'esterno e viene a risolvere con una bacchetta magica i nostri problemi. A volte si dice, dinanzi ad efferati delitti, perché Dio non interviene, perché non punisce. Ma già la sapienza popolare dà una risposta: Dio non paga il sabato. Dio interviene misteriosamente seguendo la successione delle vicende umane, anche pe più cattive. Gli uomini agiscono sempre per obiettivi personali ed egoistici. La mano invisibile, senza cambiare la successione degli eventi, che i fini che siano diversi dai fini dei protagonisti. La storia di Giuseppe è un esempio significativo. I fratelli, quando lo videro arrivare, dissero: eliminiamolo e così vedremo se si avvereranno i suoi sogni di dominio su di noi. Anche vendendolo come schiavo, erano sicuri di averlo eliminato per sempre dalla loro vita. Si dice che Dio sa trarre il bene anche dal male. Seguendo il succedersi degli avvenimenti, dopo due anni, Giuseppe si trova viceré di tutto l'Egitto.  Questa divergenza tra fini proposti dai protagonisti e fini raggiunti, noi la chiamiamo "eterogenenesi dei fini". Scusate la frase, che spiego subito; etero, dalla lingua greca, significa "altro", "diverso" e indica questa diversità tra obiettivi dei protagonisti e quelli realmente ottenuti. Chi ha letto il romanzo "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni, una situazione simile. Il matrimonio tra Renzo e Lucia, ostacolato da un signorotto prepotente, e un susseguirsi di eventi che sembrano rendere impossibile questo matrimonio. Il momento più critico, quando Lucia viene rapita. Ma proprio da quel momento, senza interventi miracolosi, la trama si avvia verso la soluzione. Prima la conversione dell'Innominato e poi l'evento tragico della peste. Muore Don Rodrigo che era stato l'incubo di Don Abbondio e finalmente il matrimonio si può celebrare. Dio non è intervenuto con una spada, ma il susseguirsi degli eventi ha fatto fallire il proposito di un signorotto e realizzato il sogno di due giovani fa in modo che gli obiettivi raggiunti, siano diversi e migliori da quelli che si erano proposti i protanisti con il loro agire.

Antonio Italia

Antonio Italia

Professore di Liceo.